Villaggio Terrata 2

Vai ai contenuti

Menu principale:

I giornali contemporanei

La Nuova Sardegna - 29/06/2018
Terrata 2, l’Europa dice no alla confisca
Secondo la Corte di Strasburgo l’autorità italiana ha violato il diritto di proprietà. I difensori: «Inascoltati per 20 anni»
di Tiziana Simula
GOLFO ARANCI. Niente confisca se non è preceduta da una condanna penale. E siccome per la presunta lottizzazione abusiva di Terrata 2 non c’è stato né un processo, né tantomeno una condanna ma il reato è estinto per prescrizione, la confisca del villaggio turistico con le sue oltre 80 villette, non poteva essere eseguita. Così ha deciso, con una sentenza inappellabile, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. La Grande Chambre ha stabilito che le autorità italiane non avrebbero dovuto procedere con la confisca in assenza della condanna dei responsabili: per i giudici è stato violato il diritto di proprietà. L’Italia ora dovrà recepire e applicare la decisione di Strasburgo e riparare alla violazione. Per Terrata 2 la fine di uno sfiancante braccio di ferro con l’autorità giudiziaria fatto di sequestri, dissequestri, ricorsi e controricorsi, culminati con lo sgombero, nell’aprile 2016, delle villette a schiera, tuttora con i sigilli alle porte, “restituite” a quello che la sentenza della Corte di Cassazione ha riconosciuto come il proprietario degli immobili: il Comune.
La confisca era stata decisa dal tribunale di Tempio Pausania e confermata dalla Corte di Cassazione.
Cosa accadrà ora, in che modo la presidenza del Consiglio riparerà alla violazione sancita da Strasburgo, resta ancora da capire. Di sicuro, la decisione della Corte dei diritti dell’uomo getta luce su una confisca duramente contrastata fino all’ultimo, da una parte dalla Rita Sarda srl che negli anni ’90 realizzò il villaggio, e dall’altra, dai proprietari di quelle villette che, dopo anni di lotte, si sono viste portare via le case. La notizia ha ridato a tutti la speranza di poter rientrare presto nelle loro abitazioni.
La sentenza letta ieri dai giudici riguarda il ricorso presentato anni fa dalla Rita Sarda srl, attraverso l’avvocato Giuseppe Lavitola del Foro di Roma. Stesso ricorso, per il quale si attende ancora la sentenza, era stato presentato successivamente anche dai proprietari delle case di Terrata 2 rappresentati dall’avvocato Benedetto Ballero.
«In mancanza di una condanna per il reato urbanistico, la Corte dei diritti dell’uomo ha ritenuto la confisca contraria alla Convenzione, in particolare per violazione del diritto di proprietà e del principio nulla poena sine lege – spiega l’avvocato Lavitola – Per riparare alla violazione ci sarà un tentativo di conciliazione tra la presidenza del Consiglio e la parte che ha subito il danno».
«Per vent’anni siamo rimasti inascoltati – incalza con soddisfazione l’avvocato Benedetto Ballero – La decisione di Strasburgo rimarca quello che abbiamo sempre sostenuto. Un principio che era già stato definito dalla Corte europea nel caso Varvara e che sia la Cassazione che la Corte costituzionale avevano ritenuto non direttamente applicabile perché non risultava univoca la decisione della Corte. Ora, c’è la decisione della Grande Chambre, che è l’ organo ultimo e inappellabile. Bisogna ricordare che i proprietari delle case sono del tutto estranei al processo. Chiederemo un’accelerazione della fissazione del nostro ricorso, nel caso non venisse ritenuto efficace anche per i proprietari delle case».
I proprietari delle villette: ora speriamo di rientrare presto a casa
Terrata 2 fu realizzato negli anni ’90 dalla “Rita Sarda srl”, società immobiliare gestita da Rita Pulcini e famiglia che costruì un complesso alberghiero in riva al mare e poi cedette, attraverso un’agenzia immobiliare, gran parte dei locali come villette singole o bifamiliari. Il procedimento penale dichiarò abusivo l'insediamento e nel 2003 ne dispose la confisca e l’inserimento tra i beni indisponibili del Comune di Golfo Aranci. I proprietari delle ville fecero ricorso al Tar, al Consiglio di Stato e al tribunale per i diritti civili di Strasburgo. Gran parte delle istanze sono state rigettate, l'ultima delle quali dalla Corte di Cassazione che ha disposto lo sgombero e la restituzione degli immobili al Comune. La notizia di Strasburgo fa gioire i proprietari delle case. «Oggi è un gran giorno – dicono – Grazie a questa sentenza le nostre case, ormai in stato di abbandono, saranno con molti sforzi recuperate. Speriamo che il Comune ci venga incontro permettendoci l’immediato rientro in quanto temiamo che l’iter burocratico possa andare ancora per le lunghe. I mezzi ci sono, visto che alcune famiglie sono state autorizzate a rimanere nelle case grazie ad un “comodato d’uso”. Dedichiamo questo giorno a quanti di noi non hanno potuto vedere la fine di questa penosa storia di ingiustizia italiana».


La Nuova Sardegna - 28/06/2018
Golfo Aranci, le 80 villette del villaggio Terrata 2 tornano ai proprietari
È l'effetto della sentenza della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che ha deciso che la confisca per presunti abusi edilizi non poteva essere fatta in assenza di una condanna dei responsabili
GOLFO ARANCI. Le circa 80 villette del villaggio turistico «Terrata 2» di Golfo Aranci torneranno presto nelle mani dei legittimi proprietari. È questo l'effetto più immediato della sentenza inappellabile della Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo che ha deciso che la confisca per presunti abusi edilizi decretata dallo Stato italiano dopo una vicenda giudiziaria lunga 25 anni, non poteva essere fatta in assenza di una condanna dei responsabili. La confisca era stata decisa dal tribunale di Tempio Pausania e confermata dalla Corte di Cassazione.
Il villaggio era stato realizzato negli anni '90 dalla Rita Sarda srl su un terreno di 33 ettari e, tramite accordi commerciali, gli appartamenti turistici in zone F erano stati venduti dalla Hotel Promotion Bureau srl. L'avvocato Benedetto Ballero, legale dei proprietari delle villette, sottolinea: «la decisione di Strasburgo rimarca quello che abbiamo sempre sostenuto».
«Un principio che era già stato definito dalla Corte europea nel caso Varvara - spiega il legale - e che sia la Cassazione che la Corte costituzionale avevano ritenuto non direttamente applicabile perché non risultava univoca la decisone della Corte. Ora è stato stabilito una volta per tutte il principio che un provvedimento come la confisca viola la Carta europea dei diritti dell'uomo se non è preceduta da una condanna penale». Ora i legali sono pronti per avviare tutta la procedura finalizzata alla restituzione degli immobili ai proprietari.


La Nuova Sardegna 02/04/2016
La rabbia dei proprietari "Perchè non siamo stati avvisati?"
Tutto fuori. Anche i mobili. A Terrata 2 è cominciato lo sgombero, atto consecutivo alla decisione della Corte di Cassazione che a metà dicembre 2015 ha disposto la restituzione degli 88 appartamenti confiscati a quello che la sentenza riconosce come il proprietario degli immobili: il Comune. Un’interminabile querelle giudiziaria, quella di Terrata 2, cominciata 25 anni fa, e non ancora del tutto conclusa. Perché i proprietari che la procura della Repubblica ritiene “abusivi” sperano ancora in una vittoria davanti alla Corte Europea dei diritti del cittadino. La decisione della Corte Suprema è solo l’ultima delle contradditorie sentenze intraprese sul villaggio realizzato negli anni Novanta dalla Rita Sarda srl. Uno sfiancante braccio di ferro con l’autorità giudiziaria fatto di sequestri, dissequestri, ricorsi e controricorsi, di cui da ieri si sta scrivendo l’ennesimo atto con lo sgombero delle villette a schiera che devono essere formalmente consegnate al Comune. Così, a Terrata 2 sono comparsi gli operai che stanno svuotando gli appartamenti e caricando i mobili sui furgoni. A vigilare sull’operazione, i carabinieri della stazione di Golfo Aranci. «Lo sgombero sta avvenendo senza che nessuno ci abbia avvisato – protestano i proprietari delle case, attraverso l’amministratore degli appartamenti, Giacomo Rosati – Ci siamo ritrovati improvvisamente con i carabinieri e gli operai in casa che portano via i nostri mobili. Chi garantisce sulle cose personali portate via? Già in passato per due volte abbiamo lasciato le case, ma eravamo stati avvisati. Abbiamo consegnato noi stessi le chiavi. Questa volta, no. Si stanno forzando le porte». Nel villaggio di Terrata 2 vivono tutto l’anno solo alcune persone. Per il resto, gli appartamenti sono residenze estive. «Speravamo che il Comune ci desse le case in comodato d’uso fino alla sentenza della Corte Europea, il cui pronunciamento metterà fine a questo lunghissimo contenzioso giudiziario – prosegue l’amministratore –. Ci chiediamo a cosa serva ora sgomberare i mobili. E se la Corte Europea o la Cassazione che a metà aprile si pronuncerà su un altro nostro ricorso, ci dessero ragione?. Non sarebbe questo uno spreco di soldi pubblici?».


La Nuova Sardegna  27/03/2016
Le villette di Terrata, contese da 25 anni, piacciono anche ai vandali. Dichiarate abusive e poi confiscate oggi sono diventate terra di nessuna. Qualcuno armato di piede di porco ha forzato l’ingresso di uno dei graziosi appartamenti con vista sul mare. Una volta all’interno i vandali hanno bivaccato e creato devastazione qua e là. I carabinieri indagano sull’episodio che riporta ancora una volta il villaggio di Terrata sotto i riflettori.
L’ultima decisione che riguarda il residence all’ingresso di Golfo Aranci porta la data di dicembre. La Corte di Cassazione ha deciso di far sgomberare i proprietari abusivi di Terrata Due e consegnare le chiavi delle ottanta villette al Comune. Solo l’ultimo atto di una telenovela giudiziaria cominciata 25 anni fa.
La decisione della Corte Suprema è l'ultima in ordine di tempo. A luglio, al termine di un lungo braccio di ferro tra Procura, Comune e tribunale sulla proprietà degli immobili, l’amministrazione di Golfo Aranci, attraverso il suo legale Gian Comita Ragnedda presentò ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale di dissequestrare le villette e restituirle ai vecchi proprietari. Il giudice, accogliendo la richiesta dei legali che assistono i proprietari, restituì gli immobili senza aver sentito il parere del Comune, che nulla sapeva della procedura civile. Una dimenticanza che ha spinto i giudici della Cassazione a riassegnare gli appartamenti al Comune. Una decina le famiglie raggiunte dall’ordine di sgombero che occupano stabilmente alcuni appartamenti del villaggio vacanze nato nel 1990.


La Nuova Sardegna 09/06/2015
Terrata Due, le ville restituite ai proprietari
Dopo lo sgombero forzato disposto dalla Procura i giudici accolgono le istanze di nullità dei legali

GOLFO ARANCI. La ventennale e interminabile vicenda giudiziaria che vede al centro della contesa le 88 villette vista mare sul litorale di Golfo Aranci si è arricchita, in questi giorni, dell’ennesima restituzione degli immobili ai proprietari.
Il riassunto delle puntate precedenti vede il complesso turistico alberghiero – realizzata nei primi anni Novanta dalla immobiliare R.i.t.a. Sarda srl di Rita Pulcini e&C – su un costone degrandante sul mare di Golfo Aranci. Gli immobili non vennero mai occupati come alberghi, ma trasformati da una società Real Estate (gestita dai figli di Rita Pulcini) in villette bi e mono familiari con sky Line su Capo Figari e Tavolara. Le denunce dei vicini di Terrata Uno fioccarono come ciliegie e la magistratura mise sotto inchiesta costruttori e venditori, concludendo il processo con la confisca delle ottantotto villette e l’assegnazione al patrimonio indisponibile del Comune di Golfo Aranci. Amministrato, all’epoca, da una giunta “amica” che nulla fece per entrare in possesso di quelle casette sul mare, tanto da scatenare una corsa alla compravendita e ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Il quale organo supremo, a tutt’oggi, non si è ancora espresso sulla reale proprietà degli immobili. In questo contesto a bocce ferme da due anni è intervenuto a più riprese il procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, che ha fatto mette sotto sequestro e sgomberare le villette per ben quattro volte. Ieri l’altro l’ultima “restituzione” ai proprietari originari, su istanza degli avvocati Benedetto Ballero e Rita Dedola. Tutto questo fino a quanto, ha scritto il capo della Procura «non ci sarà una pronuncia di diverso tenore del giudice dell’esecuzione, del Comune di Golfo Aranci e del Consiglio di Stato, che deve ancora pronunciarsi sull’ordine di sgombero impartito dal Comune, stante l’assenza di una delibera comunale sulla destinazione finale degli immobili di sua proprietà». Altro che Mafia Capitale,, qui si parla di immobili che dovrebbero confluire nella disponibilità del Comune di Golfo Aranci in forza di una sentenza del tribunale di Temopio del 2006 passata in giudicato e mai messa in esecuzione da nessuno. In Comune, ora come allora, affermano d’avere le mani legate (da chi?) per poter agire legalmente.

 

Olbianova 24/03/2015

Terrata 2. Il Giudice restituisce gli appartamenti ai proprietari


Nel balletto tra confische della Procura e restituzioni ai proprietari, nell'ultimo atto sulla vicenda Terrata 2 arriva il verdetto dei Giudici che strappano i sigilli dalle porte del villeggio è riconsegnano gli appartamenti del villaggio ai lettimi titolari. E' quanto ha disposto il Tribunale di Tempio che annulla il sequestro voluto dal PM Fiordalisi rendendolo nullo in quanto non pertinente ai suoi poteri. In pratica il Giudice, dott.ssa Di Carlo, ha pienamente condiviso la tesi difensiva dei legali dei proprietari degli immobili.
Il prof. Benedetto Ballero che difende la quasi totalità dei proprietari e gli avvocati Marco Piras, Fabrizio Deiana e Gian Marco Suelzu, hanno messo a segno il punto a favore dei proprietari sostenendo l'illegittimità dell'ordinanza di sgombero del PM Domenico Fiordalisi, in quanto il Procuratore Capo sarebbe andato oltre le proprie prerogative, essendosi già concluso il procedimento giurisdizionale di confisca con l'acquisizione dei suddetti beni a favore del Comune di Golfo Aranci, per altro tutt'ora sub judice davanti alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell'Uomo)
Occorre anche tener presente che l'ordinanza di sgombero è oggetto di un procedimento presentato al T.A.R. della Sardegna che ancora non si è pronunciato nel merito in ordine alla legittimità.

La Nuova Sardegna 13/3/2015
GOLFO ARANCI. La decisione finale sulla annosa querelle giudiziaria dell'insediamento turistico di Terrata Due, sul litorale di Golfo Aranci, è attesa per i prossimi giorni. Ieri il giudice delegato Daniela Di Carlo si è infatti riservata di decidere sull'incidente di esecuzione richiesto dai proprietari degli ottantotto appartamenti che, nel febbraio scorso, erano stati sgomberati manu militari su disposizione della procura della Repubblica e gli immobili (realizzati abusivamente da una società romana nei primi anni Novanta e confiscati) consegnati al Comune di Golfo Aranci, che li ha inglobati nel patrimonio comunale.
Le argomentazioni avanzate dai legali degli ex proprietari, gli avvocati Benedetto Ballero e Rita Dedola, sono quelle da sempre ribadite e riconfermate ieri nel corso della discussione. I beni debbono restare nella disponibilità dei proprietari sin quando non vi sarà il pronunciamento del Consiglio di Stato, chiamato a decidere sulla sentenza del Tar che affidava all'amministrazione comunale la proprietà degli immobili. Una vicenda più che complessa, quella di Terrata Due, nata nei primi anni Novanta quanto la R.i.t.a. Sarda srl della famiglia Pulcini realizzò, su un costone del litorale di Golfo Aranci, un insediamento residenziale destinato ad attività alberghiera. Dopo pochi anni la società costruttrice cedette il complesso ad una immobiliare (amministrata dai figli dei costruttori) che vendettero buona parte delle villette come singole residenze. L'intervento della magistratura bloccò quella destinazione d'uso illegale e dichiarò le costruzioni del tutto abusive, disponendone la confisca e assegnando gli immobili al Comune di Golfo Aranci, I cui amministratori dell'epoca fecero manfrina per favorire i proprietari, innescando la lunghissima vicenda giudiziaria.

La Nuova Sardegna 17/2/2015
GOLFO ARANCI. A due settimane dall'ordinanza, il capo della Procura di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, ha ordinato lo sgombero degli appartamenti di Terrata 2 ancora occupati. Da questa mattina il Pm sta seguendo personalmente le operazioni, affidate ai carabinieri del reparto Territoriale di Olbia.
Due settimane fa erano stati gli stessi militari a consegnare le ordinanze a chi ancora occupava gli appartamenti. Alcuni di questi hanno deciso di lasciare volontariamente le case, oggi invece sono stati i carabinieri a completare lo sgombero degli immobili del villaggio realizzato sul litorale 20 anni fa e che da allora si trova al centro di una complessa vicenda giudiziaria legata a una lottizzazione abusiva.
Sulla vicenda il pm Fiordalisi un anno fa aveva aperto un'inchiesta per occupazione abusiva di edifici pubblici dopo aver accertato che alcuni appartamenti continuavano a essere abitati e il Comune di Golfo Aranci non ne aveva indicato la destinazione o l'abbattimento, quindi il villaggio era stato confiscato. Il pm aveva emesso l'ordinanza i primi di febbraio in quanto la confisca non era stata eseguita nella sua interezza. Nel frattempo ieri alcuni proprietari, per conto di un avvocato cagliaritano, avrebbero depositato un ricorso nella cancelleria di Tempio Pausania, di «incidente di esecuzione».


La Nuova Sardegna 7/2/2015
GOLFO ARANCI. Sono irrevocabili, stando alle iniziative della della procura della Repubblica, gli sgomberi forzati delle 88 villette di Terrata 2. Ieri l’altro il magistrato inquirente, Domenico Fiordalisi, ha fatto consegnare alle cinque famiglie che risiedono stabilmente nel villaggio turistico l’ordinanza di sgombero, mentre nelle prossime ore dovrebbero cominciare le aperture forzate di tutti gli appartamenti da parte dei carabinieri del comando territoriale di Olbia, ai qualei è stato affidato il compito di “sfrattare” quelli che la procura della Repubblica ritiene siano degli occupanti abusi di immobili finiti sotto confisca e assegnati, su sentenza passata in giudicato, all’amministrazione comunale di Golfo Aranci. La spinosissima querelle giudiziaria avrà un ennesimo strascico davanti ai giudici del tribunale ai quali, una volta ricevuta la notifica di sgombero, si stanno rivolgendo i reattivi proprietari degli appartamenti in discussione. Il caso va avanti da oltre venti anni, da quando la costruzione degli immobili venne contestata dai vicini di Terrata Uno per la loro destinazione d’uso, originariamente finalizzata ad ospitare un insediamento turistico alberghiere ma poi venduti dall’immobiliare come singoli appartamenti. I giudici del tribunale di Tempio ritennero abusive quelle costruzioni e le confiscarono, assegnando i beni al Comune golfarancino. Che in vent’anni non ha fatto nulla per entrare in possesso di quei beni.

La Nuova Sardegna 5/2/2015

Il capo della procura di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi, in veste di pm dell’esecuzione, ha emesso stamane un’ordinanza di sgombero di 88 appartamenti di Terrata 2, il villaggio turistico sul litorale di Golfo Aranci (Gallura) confiscato in quanto dichiarato abusivo con sentenza definitiva.
Le unità immobiliari saranno fatte sgomberare dai carabinieri di Olbia e Golfo Aranci, incaricati dalla procura di eseguire l’ordinanza e consegnati al Comune.
La vicenda si trascina da anni nelle aule di giustizia. L’ordinanza della procura è stata emessa dopo aver preso atto che la confisca non era stata eseguita nella sua interezza.


La Nuova Sardegna 31/12/2014
Terrata Due, le case ai proprietari
TEMPIO. La Corte suprema di Cassazione ha ritenuto infondato il ricorso del procuratore della repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi sui pronunciamenti del tribunale del riesame sul caso dell’occupazione abusiva di “Terrata 2”. La complessa vicenda, sub judice al Consiglio di Stato per quanto riguarda l’acquisizione delle ottanta villette realizzate a “Terrata Due”, dichiarate abusive dal tribunale di Tempio e, con sentenza passata in giudicato, confiscate e assegnate al patrimonio comunale di Golfo Aranci, aveva ripreso vigore nel febbraio scorso, quando il capo della Procura Domenico Fiordalisi dispose il sequestro degli immobili accusando i proprietari di occupazione abusiva. I quali, con l’avvocato civilista Benedetto Ballero, chiesero al tribunale del riesame l’annullamento del provvedimento, richiesta che venne accolta dai giudici del tribunale della libertà di Tempio, che dispose la restituzione degli immobili. Questa decisione venne impugnata dal procuratore della Repubblica che inoltrò un ricorso in Cassazione argomentandolo con la mancata convocazione, nel corso del procedimento penale, dei rappresentanti legali dell’amministrazione comunale. I cinque giudici della sezione penale della Corte Suprema, presieduti da Domenico Gallo, ha dato torto al procuratore ritenendo «perfettamente legittimo e ineccepibile la decisione del Riesame che, alla stregua della giurisprudenza di questa Corte, ha ritenuto l’insussistenza del reato contestato». Ovvero l’invasione di terreni o edifici confiscati. (red.ol.)


La Nuova Sardegna 31/7/2014
«Terrata 2», nuovo ricorso in Cassazione del Comune
GOLFO ARANCI. L’interminabile telenovela giudiziaria di “Terrata Due” si arricchisce di una nuova puntata, questa volta in Cassazione, a Roma. Alla corte suprema ha infatti ricorso il Comune di Golfo Aranci che chiede l’annullamento dell’udienza del tribunale di Tempio del 13 giugno scorso, quando gli ottanta appartamenti del litorale golfarancino (di proprietà comunale essendo stati confiscati) vennero riconsegnati, senza titolo, agli occupanti abusivi. A presentare il ricorso (anche la procura della Repubblica ha presentato ricorso, ma contro il dissequestro) è stato ieri il legale del Comune rivierasco, l’avvocato Gian Comita Ragnedda. Il quale chiede ai magistrati della cassazione di annullare l’ordinanza con la quale il tribunale, accogliendo l’impugnazione del legale che assiste i “proprietari abusivi”, aveva restituito a questi ultimi gli immobili senza però sentire il parere ne citare in giudizio la controparte, ovvero il Comune di Golfo Aranci. L’amministrazione comunale, parte in causa nei procedimenti penali e civili avviati contro l’occupazione abusiva di “Terrata Due”, non venne informata della procedura civile e quindi, stando alle conclusioni dell’avvocato Gian Comita Ragnedda – che ha ricevuto l’incarico dal sindaco Giuseppe Fasolino e dalla giunta comunale –, non aveva potuto tutelare il suo diritto di proprietà sui beni sottoposti a confisca e assegnati al Comune gallurese dopo il passaggio in giudicato di una sentenza che dichiarava gli immobili costruiti abusivamente. Il caso sarà discusso a Roma in settembre. (g.p.c.)


La Nuova Sardegna 15/6/2014
Sono stati dissequestrati gli 88 appartamenti di Terrata 2 che a febbraio il pm Domenico Fiordalisi aveva sigillato. La lunga vicenda giudiziaria quindi registra un nuovo capitolo. La decisione è stata presa due giorni fa dal collegio del tribunale di Tempio composto dal presidente Gemma Cucca e dai giudici Alessandro Di Giacomo e Riccardo Massera.
La vicenda era iniziata il il 13 febbraio di quest’anno, quando Fiordalisi aveva emesso decreto di sequestro probatorio di tutti gli immobili facenti parte del complesso Terrata 2 nel comune di Golfo Aranci. Il 18 marzo lo stesso magistrato aveva disposto l’ispezione degli immobili per procedere penalmente contro gli occupanti. il 24 marzo, poi il procuratore Fiordalisi disponeva il sequestro preventivo di tutto il complesso di Terrata 2.
Il provvedimento è stato impugnato dai proprietari del complesso e due giorni fa è arrivata l’ordinanza del Tribunale di Tempio di dissequestro degli appartamenti. Secondo il collegio, il ricorso è stato accolto perché il provvedimento cautelare è stato adottato nei confronti di immobili di cui tutti gli indagati erano già in possesso, nonostante sia stata già disposta confisca irrevocabile. La permanenza nell’immobile, infatti, non configura il rerato contestato dal pm.


La Nuova Sardegna 5/6/2014

GOLFO ARANCI. Si è tenuto ieri a Tempio, in camera di consiglio collegiale, l’incidente di esecuzione sollevato dai legali che rappresentano gli ottantotto proprietari di “Terrata 2”, messi fuori casa dal provvedimento di sequestro preventivo firmato dal procuratore della Repubblica Domenico Fiordalisi. La richieste avanzata dall’avvocato Benedetto Ballero era semplice: il tribunale dovrà stabilire, e lo farà entro i prossimi sette giorni, avendo preso a riserva la decisione, a chi debbono essere restituite le abitazioni una volta che il tribunale del Riesame aveva rigettato la convalida del provvedimento di sequestro. Contro questa decisione il pubblico ministero si è opposto, proponendo un ricorso davanti alla corte di Cassazione. Il Riesame aveva annullato il provvedimento del Gip che, alla fine di marzo, aveva convalidato il sequestro preventivo degli 88 appartamenti di “Terrata due”, il villaggio realizzato nella costa di Golfo Aranci e confiscato perché dichiarato abusivo. Secondo la Procura gli ex proprietari avrebbero occupato illegalmente gli immobili, confiscati con sentenza passata in giudicato e assegnati, come beni indisponibili, al Comune di Golfo Aranci. Il tribunale della libertà aveva accolto la richiesta dei difensori degli occupanti le case e che avevano ricevuto il provvedimento di sequestro probatorio, sostituito da un sequestro preventivo emesso dal procuratore della Repubblica (che sulla vicenda ha aperto un'inchiesta per occupazione arbitraria di edifici pubblici dopo aver accertato che vari appartamenti continuavano ad essere abitati, nonostante la proprietà fosse ormai passata tra i beni del Comune di Golfo Aranci) avvallato dalla decisione, cassata, del gip. Quella di Terrata 2 è una storia complessa: i lavori presero il via nel 1993 per realizzare un complesso edilizio licenziato come residenza turistico-alberghiera, i cui locali furono poi invece venduti come singoli appartamenti, finito sotto sequestro preventivo nel 1997 e confiscato nel 2008 per lottizzazione abusiva, essendo le concessioni emesse in contrasto con la legge regionale 1992 che impediva di costruire nella fascia dei 500 metri dal mare.La proprietà è quindi passata all'amministrazione comunale che nel 2012 aveva disposto lo sgombero, poi fermato dal Consiglio di Stato, al quale i condomini si erano appellati. Il tutto resta ancora sub judice.

La Nuova Sardegna 19/4/2014
TEMPIO. La procura della Repubblica di Tempio ricorrerà in cassazione nei contro il provvedimento del tribunale del riesame di Tempio che, ieri l’altro, ha annullato il sequestro preventivo disposto dal gip nei confronti degli ottantotto immobili di “Terrata 2”. I giudici del riesame avevano infatti annullato il provvedimento che sottoponeva a sequestro preventivo gli 88 appartamenti della lottizzazione abusiva di Terrata 2, case già confiscate e assegnate al patrimonio indisponibile del comune di Golfo Aranci ma da sempre occupati dagli ex proprietari. Il caso è ancora al vaglio del Consiglio di Stato che, lo scorso anno, aveva sospeso l’ordinanza di sgombero disposta dal comune di Golfo Aranci.
La vicenda sarà ora anche all’esame della corte di cassazione, mente gli immobili non potranno essere occupati dagli ex proprietari in quanto non aventi titolo – stando alle conclusioni della Procura –, sin quando la complessa e ormai infinita querelle giudiziaria non sarà ultimata. (Red.Ol.)

La Nuova Sardegna 18/4/2014
OLBIA. Il Tribunale del Riesame di Tempio Pausania ha annullato il provvedimento del Gip che a fine marzo ha convalidato il sequestro preventivo degli 88 appartamenti di “Terrata due”, il villaggio realizzato nella costa di Golfo Aranci e confiscato perchè dichiarato abusivo.
Secondo la Procura gli ex proprietari avrebbero occupato illegalmente gli immobili, confiscati con sentenza passata in giudicato e assegnati, come beni indisponibili, al Comune di Golfo Aranci. La magistratura ha accolto la richiesta dei difensori degli occupanti le case e che avevano avuto una ordinanza di sgombero.
In sostanza il Gip aveva avallato la richiesta del procuratore della Repubblica che, sulla vicenda, ha aperto un'inchiesta per occupazione arbitraria di edifici pubblici dopo aver accertato che vari appartamenti continuavano ad essere abitati, nonostante la proprietà fosse orami passata tra i beni del Comune di Golfo Aranci. Quella di Terrata 2 è una storia complessa: i lavori presero il via nel 1993 per la realizzazione di un complesso edilizio autorizzato come residenza turistico-alberghiera, i cui locali furono poi invece venduti come singoli appartamenti, finito sotto sequestro preventivo nel 1997 e confiscato nel 2008 per lottizzazione abusiva, essendo le concessioni emesse in contrasto con la legge regionale 1992 che impediva di costruire nella fascia dei 500 metri dal mare.
La proprietà è quindi passata all'amministrazione comunale che nel 2012 aveva cercato di disporne lo sgombero, poi fermato dal Consiglio di Stato, al quale i condomini si erano appellati.

La Nuova Sardegna 11/4/2014
OLBIA. Il tribunale del riesame scioglierà, nei prossimi giorni, le riserve sulle opposizioni a due clamorosi sequestri, quello di una abitazione a tre piani di Olbia, costruita sul greto di un canale, e quello di “Terrata Due”, che la Procura vuole restituire al Comune di Golfo Aranci.
I due casi sono stati discussi ieri davanti ai magistrati del tribunale delle libertà di Tempio dai Pm Riccardo Rossi – per l’abitazione realizzata in zona vietata su un canale di scolmamento in città – e dal collega Angelo Beccu per il sequestro disposto dalla procura della Repubblica sulle ottantotto villette realizzate sul litorale di Golfo Aranci. In entrambi i casi i difensori dei rispettivi proprietari degli immobili hanno chiesto l’annullamento del provvedimento di sequestro. Per la Famiglia Careddu, che è proprietaria dell’abitazione di Olbia, i legali Giovanni Azzena e Gerolamo Orecchioni hanno argomentato che l’abitazione a tre piani, ormai conclusa, è stata realizzata osservando tutte le normative vigenti in materia edilizia e con tanto di autorizzazioni rilasciate dall’ufficio tecnico del comune di Olbia. Il palazzo, che secondo il corpo forestale è stato realizzato a 8 metri dal letto del rio Gaddhuresu (la legge prevede minimo 10 metri), stando alle argomentazioni difensive sarebbe il frutto dei risparmi di una vita di una coppia, che ha investito nella progettazione e realizzazione dell’immobile 1,2 milioni di euro.
I giudici scioglieranno la loro riserva sui due casi nei prossimi giorni. (g.p.c.)

La Nuova Sardegna 29/3/2014
GOLFO ARANCI. Le 88 villette di “Terrata 2” reastano sotto sequestro e da ieri sono state affidate al custode giudiziario indicato dalla magistratura. Il gip del Tribunale di Tempio, Vincenzo Cristiano, ha convalidato il sequestro preventivo degli 88 appartamenti già confiscati è affidati al Comune di Golfo Aranci perché realizzati abusivamente. A riprendere il mano la vicenda, dopo anni di disinteresse da parte dell’amministrazione comunale golfarancina, era stato nelle scorse settimane il procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi che ha indagato, per occupazione abusiva di edifici pubblici, gli oltre settanta ex proprietari che, illegalmente (almeno stando ai capi d’accusa mossi dalla Procura) hanno occupato in questi anni gli immobili realizzati sulla costa di Golfo Aranci da una immobiliare facete capo ai costruttori romani Pulcini. Gran parte degli appartametni, è stato accertato dagli investigatori, venivano ceduto in locazione anco dopo la confisca e i provvedimenti di sgombero. Sul caso sta procedendo anche l’Agenzia della Entrate.

La Nuova Sardegna 27/3/2014
La revoca del sequestro probatorio, perché non più necessario alle indagini, e la contestuale nuova richiesta al gip di un sequestro preventivo ha chiuso il primo round, a favore della procura della Repubblica, dello spinosissimo caso Terrata Due. Il caso, che era finito all’esame del tribunale della libertà ieri l’altro è stato definito con un nnon luogo a procedere così come richiesto dal pubblico ministero Domenico Fiordalisi. Il quale, in questi quindici giorni di sequestro probatorio ha fatto identificare dai carabinieri della stazione di Golfo Aranci tutti gli occupanti abusivi degli immobili – 88 villette con vista sullo splendido Sky Line di Tavolara e del golfo degli aranci, denunciandoli, come previsto, per occupazione abusiva di edifici pubblici, Ora il caso passa nelle mani del gip e del sindaco di Golfo Aranci, il quale dovrà rinnovare e far eseguire le ordinanze di sgombero dagli immobili che, con sentenza passata in giudicato, appartengono al Comune. (g.p.c.)

La Nuova Sardegna 26/3/2014
GOLFO ARANCI. Il tribunale del riesame di Tempio deciderà, nelle prossime ore, sul ricorso contro il sequestro preventivo che ha bloccato le 88 villette vista mare di terrata Due. Il complesso residenziale sulla costa di Golfo Aranci era finito nel mirino della procura della repubblica dopo che per ben otto anni l’amministrazione comunale di Golfo Aranci non era riuscita a sgomberare gli immobili confiscati e affidati, come patrimonio indisponibile, all’amministrazione comunale. Ieri mattina il procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi ha sostenuto, davanti al tribunale del riesame presieduto da Gemma Cucca, la bonta delle sue argomentazioni ponendo in risalto il perdurare «dell’occupazione abusiva di edifici da parte di persone senza alcun titolo, le quali cedono in locazione gli immobili durante il periodo estivo». Argomenti forti, dai quali era nato il provvedimento di sequestro contestato da una decina di “proprietari” che ieri, attraverso il loro legale, l’avvocato Benedetto Ballero, hanno sostenuto la legittimità del loro acquisti e la restituzione degli immobili, ponendo alla base delle loro richieste una sospensiva del consiglio di Stato avverso una sentenza del Tar regionale. (g.p.c.)

La Nuova Sardegna 20/3/2014
GOLFO ARANCI. La seconda fase dell’operazione «Terrata 2» è entrata nel vivo, ieri mattina, con l’ordinanza di ispezione dei luoghi disposta dal procuratore capo della Repubblica di Tempio, Domenico Fiordalisi, messa in esecuzione dai carabinieri di Golfo Aranci.
Intanto i legali di una decina di proprietari delle villette confiscate non hanno perso tempo ed hanno impugnato, davanti al tribunale del riesame di Tempio, il sequestro preventivo disposto dalla Procura gallurese poco meno di un mese fa. Questa mattina i giudici del tribunale della libertà prenderanno in esame le richieste di revoca del provvedimento di sequestro che gli avvocati vogliono sia annullato basandosi su un pronunciamento del Consiglio di Stato che ha, temporaneamente, sospeso una sentenza del Tar che disponeva lo sgomero degli immobili. La decennale vicenda di «Terrata 2» si arricchisce dunque di una nuova puntata giudiziaria, mentre i carabinieri proseguono nell’acquisizione di documenti e informazioni utili ad identificare gli occupanti degli 88 appartamenti. Gli immobili vennero realizzati con una licenza che prevedeva una destinazione turistico-alberghiera mentre vennero venduti, come singoli appartamenti, da una immobiliare facente capo alla famiglia Pulcini–Ceri di Roma. Da ieri mattina i militari della stazione di Golfo Aranci, ai quali è stata demandata la custodia degli immobili, hanno avviato le ispezioni in ogni appartamento, fotografando gli interni e acquisedo i documenti necessari per individuare e denunciare alla magistratura i responsabili del reato di «occupazione abusiva di immobili pubblici». Questa è infatti l’accusa che la procura di Tempio contesterà ai singoli proprietari che da diversi anni occupano le villette, confiscate con sentenza passata in giudicato e assegnate, come beni indisponibili, al Comune di Golfo Aranci. Il quale, negli anni scorsi, ha disposto le ordinanze di sgombero per entrare in possesso degli appartamenti, ordinanze rimaste lettera morta. Gli abusivi infatti hanno continuato ad utilizzare gli appartamenti con vista su Golfo Aranci e lo stupendo sky line di Tavolara a far data dal 2006 – anno in cui la Cassazione mise la parola fine alla lunga querelle giudiziaria – e venne disposta la prima ordinanza di sgombero. Con le ordinanze di sgombero e il sequestro preventivo dei giorni scorsi le cose si sono ulteriormente complicate, sotto il profilo penale e amministrativo, per gli occupanti abusivi delle case. Infatti, oltre alla procura della Repubblica di Tempio, si stanno occupando del caso anche gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate che, una volta individuati i diversi “occupanti”, contesteranno loro l’evasione fiscale per gli affitti degli appartamenti mai dichiarati. Gli ottanta ex proprietari hanno sempre sostenuto la loro buona fede nell’acquisto delle villette fronte mare e, una parte di essi, ha fatto ricorso al tribunale del riesame per ottenere il dissequestro degli immobili. Ogni appartamento è stato infatti sigillato dai carabinieri, e la violazione dei sigilli della Procura comporterà ulteriori contestazioni penali. Gli unici a ritenersi soddisfatti sono i responsabili delle associazioni ecologiste Amici della terra e Gruppo d'intervento giuridico, che plaudono all’intervento delle magistratura.

La Nuova Sardegna 26/2/2014
Non c’è pace (giuridica) per gli oltre settanta condòmini di “Terrata “”, l’insediamento turistico realizzato abusivamente, nei primi anni Novanta, sulla costa di Golfo Aranci. Ieri mattina è scattato il sequestro probatorio disposto dal procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, che ha inviato nel villaggio vacanze, abitato stabilmente da tre famiglie, i carabinieri di Golfo Aranci i quali, armati di adesivo e sigilli, hanno chiuso gli 88 appartamenti in attesa del provvedimento successivo. Che sarà quello di accertare chi abbia occupato, illegalmente, gli immobili che risultano essere di proprietà pubblica essendo stati confiscati e acquisiti al patrimonio immobiliare del comune di Golfo Aranci. Gli “abusivi” che in questi anni hanno continuato ad utilizzare gli appartamenti con vista su Golfo Aranci e lo stupendo sky line di Tavolara a far data dal 2006 – anno in cui la Cassazione mise la parola fine ad una lunga querelle giudiziaria e venne disposta la prima ordinanza di sgombero –, dopo la loro identificazione saranno denunciati alla magistratura inquirente per occupazione abusiva di pubblico edificio, un reato che prevede la pena massima di due anni di reclusione. Gli ottanta ex proprietari hanno sempre sostenuto la loro buona fede nell’acquisto delle villette fronte mare e, dopo le prime battaglie giudiziarie avviate dal pm Renato Perinu, che fece dichiarare totalmente abusive quelle costruzioni realizzate su aree agricole da una nota famiglia di palazzinari romani, la quale ha fatto nell’isola fortuna avviando diverse iniziative immobiliari, tutte o quasi ai limiti della legalità. Chi ha comprato da loro, vent’anni fa, quegli immobili passati nel 2006 nella disponibilità del Comune dopo la confisca stabilita per il reato di lottizzazione abusiva gridò, al vento, d’essere rimasto vittima di un grande “errore giudiziario”. E nel frattempo, in attesa che il consiglio di Stato sciolga un ulteriore dubbio interpretativo sollevato dal Tar, hanno continuato ad affittare ogni estate gli immobili senza però pagare il benchè minimo tributo comunale. Gli acquirenti, in gran parte proprietari di seconde case (eccezion fatta per tre famiglie che risiedono stabilmente, con tanto di residenza, negli appartamenti di Terrata 2) protestarono a lungo contro la confisca facendo un sit in davanti al palazzo comunale. Il sindaco Giuseppe Fasolino, che si è trovato tra l’incudine e il martello e con una grana giudiziaria da pelare, firmò un’ordinanza di sgombero, mai eseguita. Ieri l’improvviso blitz disposto dal capo della procura della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi che ha inviato sul posto i carabinieri e, oggi, spedirà dentro gli appartamenti militari e tecnici del comune per accertare chi abbia usufruito in questi anni degli appartementi. I tecnici effettueranno verifiche sui contratti idrici e di fornitura elettrica, nonchè ogni altro accertamento utile all’identificazione degli “occupanti abusivi”. «L’iniziativa della magistratura ha il plauso dell’amministrazione comunale – ha dichiarato ieri il sindaco Giuseppe Fasolino –, un provvedimento che metterà la parola fine ad una situazione diventata ingestibile».

La Nuova Sardegna 25/2/2014
Sotto sequestro gli 88 appartamenti del villaggio Terrata 2
Lottizzazione abusiva a Golfo Aranci, blitz dei carabinieri su ordine del pm Domenico Fiordalisi
OLBIA. Blitz dei carabinieri al residence Terrata 2 di Golfo Aranci. I militari, su ordine del procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, hanno effettuato un sequestro preventivo probatorio degli 88 appartamenti del villaggio, in un angolo incantevole della costa fra Olbia e Golfo Aranci, al centro di una lunga querelle giudiziaria da ormai 20 anni.
Una sentenza definitiva ha infatti stabilito che il complesso edilizio è una lottizzazione abusiva, passata nel frattempo al patrimonio del comune di Golfo Aranci ma ad alto rischio di demolizione.
Tre delle case poste sotto sequestro ieri risultano essere abitate ma, per ora, non c’è stata alcuna ordinanza di sgombero.

Il Giornale di Olbia
Golfo Aranci, 27 Febbraio 2014 – Nonostante il Consiglio di Stato abbia bloccato gli sgomberi il 22 Maggio 2012, il Villaggio di Terrata 2 – 88 appartamenti con vista su Tavolara – è stato sequestrato preventivamente dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia su ordine della Procura di Tempio. I proprietari degli appartamenti, sul loro lt sito internet, hanno espresso tutto il loro disappunto:
“UN ALTRO ATTACCO ALLE NOSTRE CASE. IL MAGISTRATO HA SEQUESTRATO GLI IMMOBILI. L’ACCUSA: INVASIONE DI TERRENI E IMMOBILI ALTRUI!!! SI IGNORANO I NOSTRI DIRITTI, SI IGNORA IL CONSIGLIO DI STATO CHE HA BLOCCATO GLI SGOMBERI. SI CALPESTA LA NOSTRA PROPRIETA’“
Secondo il Gruppo di Intervento Giuridico, però, questo è il solo modo per ripristinare la legalità. “Non si può che esprimere soddisfazione per il provvedimento di sequestro preventivo effettuato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania, dietro provvedimento G.I.P., riguardo 88 unità immobiliari del complesso edilizio Terrata 2, realizzato dalla R.I.T.A. Sarda s.r.l. sulla costa di Golfo Aranci (OT), oggetto di condanna definitiva per lottizzazione abusiva per modifica della destinazione d’uso passata in giudicato con sentenza Corte di Cassazione, sez. III, 15 febbraio 2007, n. 6396. – ha affermato il Grig in un comunicato stampa –Nonostante la Corte di cassazione avesse respinto (aprile 2012) l’ennesimo ricorso degli acquirenti delle singole unità immobiliari e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania avesse avviato le indagini sulle notevoli lentezze delle procedure amministrative finalizzate all’immissione in possesso da parte del Comune, di fatto erano ancora in possesso degli acquirenti e sono state locate per la stagione estiva (solo in pochi casi si tratta di residenza abitativa)“.
Adesso che la Procura ha disposto il sequestro preventivo, il Grig auspica il ripristino della legalità. “Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico, dopo aver chiesto in diverse occasioni l’esecuzione della sentenza definitiva passata in giudicato, ritengono che la legalità debba essere ripristinata. Definitivamente. – ha scritto il Grig nel comunicato stampa - Infatti, dal passaggio in giudicato della sentenza definitiva la titolarità delle strutture abusive e della relativa area è passata, infatti, al Comune, per effetto della confisca penale stabilita dalla legge (già art. 19 della legge n. 47/1985, oggi art. 44, comma 2°, del D.P.R. n. 380/2001 e successive modifiche ed integrazioni). Tali strutture possono essere demolite ovvero – se non in contrasto con interessi di natura ambientale/territoriale – destinate a finalità pubbliche, ad esempio abitazioni per persone meno abbienti“.
La vicenda di Terrata 2 si trascina dagli anni ’90 ed è una vicenda piuttosto intricata. La ditta che ha costruito gli 88 appartamenti, infatti, è stata assolta, mentre i proprietari – ai quali si vuole togliere l’appartamento acquistato – non sono mai stati sentiti nè accusati di nulla.

La Nuova Sardegna 27/2/2013
Il pm Fiordalisi va avanti: sequestro a «Terrata 2»
Con il provvedimento disposto dalla procura della Repubblica di Tempio scatta la denuncia per gli ex proprietari per occupazione di immobili pubblici
INVIATO A GOLFO ARANCI. Non c’è pace (giuridica) per gli oltre settanta condòmini di “Terrata “”, l’insediamento turistico realizzato abusivamente, nei primi anni Novanta, sulla costa di Golfo Aranci. Ieri mattina è scattato il sequestro probatorio disposto dal procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi, che ha inviato nel villaggio vacanze, abitato stabilmente da tre famiglie, i carabinieri di Golfo Aranci i quali, armati di adesivo e sigilli, hanno chiuso gli 88 appartamenti in attesa del provvedimento successivo. Che sarà quello di accertare chi abbia occupato, illegalmente, gli immobili che risultano essere di proprietà pubblica essendo stati confiscati e acquisiti al patrimonio immobiliare del comune di Golfo Aranci. Gli “abusivi” che in questi anni hanno continuato ad utilizzare gli appartamenti con vista su Golfo Aranci e lo stupendo sky line di Tavolara a far data dal 2006 – anno in cui la Cassazione mise la parola fine ad una lunga querelle giudiziaria e venne disposta la prima ordinanza di sgombero –, dopo la loro identificazione saranno denunciati alla magistratura inquirente per occupazione abusiva di pubblico edificio, un reato che prevede la pena massima di due anni di reclusione. Gli ottanta ex proprietari hanno sempre sostenuto la loro buona fede nell’acquisto delle villette fronte mare e, dopo le prime battaglie giudiziarie avviate dal pm Renato Perinu, che fece dichiarare totalmente abusive quelle costruzioni realizzate su aree agricole da una nota famiglia di palazzinari romani, la quale ha fatto nell’isola fortuna avviando diverse iniziative immobiliari, tutte o quasi ai limiti della legalità. Chi ha comprato da loro, vent’anni fa, quegli immobili passati nel 2006 nella disponibilità del Comune dopo la confisca stabilita per il reato di lottizzazione abusiva gridò, al vento, d’essere rimasto vittima di un grande “errore giudiziario”. E nel frattempo, in attesa che il consiglio di Stato sciolga un ulteriore dubbio interpretativo sollevato dal Tar, hanno continuato ad affittare ogni estate gli immobili senza però pagare il benchè minimo tributo comunale. Gli acquirenti, in gran parte proprietari di seconde case (eccezion fatta per tre famiglie che risiedono stabilmente, con tanto di residenza, negli appartamenti di Terrata 2) protestarono a lungo contro la confisca facendo un sit in davanti al palazzo comunale. Il sindaco Giuseppe Fasolino, che si è trovato tra l’incudine e il martello e con una grana giudiziaria da pelare, firmò un’ordinanza di sgombero, mai eseguita. Ieri l’improvviso blitz disposto dal capo della procura della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi che ha inviato sul posto i carabinieri e, oggi, spedirà dentro gli appartamenti militari e tecnici del comune per accertare chi abbia usufruito in questi anni degli appartementi. I tecnici effettueranno verifiche sui contratti idrici e di fornitura elettrica, nonchè ogni altro accertamento utile all’identificazione degli “occupanti abusivi”. «L’iniziativa della magistratura ha il plauso dell’amministrazione comunale – ha dichiarato ieri il sindaco Giuseppe Fasolino –, un provvedimento che metterà la parola fine ad una situazione diventata ingestibile»

Unione Sarda 1/3/2014
GOLFO ARANCI Alcuni istituti chiedono il blocco della confisca
Anche le banche vogliono il villaggio di Terrata 2
Ci mancavano solo le banche nella telenovela di Terrata 2 e, adesso, anche gli istituti di credito hanno fatto il loro debutto. Unicredit e alcune finanziarie, si sono rivolte al Tribunale di Tempio chiedendo di sospendere la confisca delle 88 villette realizzate davanti al mare di Golfo Aranci. Si tratta di banche che, a suo tempo, hanno finanziato alcune società dei costruttori romani Pulcini. Dunque, Unicredit e le altre finanziarie battono cassa e, sulla base di una norma che disciplina la confisca dei beni da parte dello Stato, ora chiedono al giudice di rimettere in discussione il passaggio della lottizzazione abusiva al Comune di Golfo Aranci.
LA NOVITÀ È l'ennesimo colpo di scena di una vicenda che si trascina ormai da vent'anni. Il giudice Claudio Costella ha già fissato l'udienza per quello che tecnicamente si chiama un incidente di esecuzione. Dovrà decidere sulle istanze delle banche. Nel frattempo, però, c'è anche il nuovo provvedimento di sequestro disposto dalla Procura della Repubblica, il pubblico ministero Domenico Fiordalisi si sta occupando delle persone che vivono negli edifici confiscati. «Ma qui - spiega l'avvocato amministrativista Benedetto Ballero, legale di buona parte dei proprietari delle villette - non ci sono persone che si sono introdotte arbitrariamente dentro gli edifici. Qui c'è una vicenda che va avanti da anni e non si può trascurare un'importante circostanza, il Consiglio di Stato ha sospeso l'ordinanza di sgombero emanata dal Comune di Golfo Aranci. Stiamo attendendo, ora, il pronunciamento del Tar della Sardegna. Ma ci siamo rivolti anche alla Corte europea di giustizia. Non mia sembra che ci sia un problema di invasione di edifici pubblici. Queste persone da vent'anni combattono per vedere riconosciuti i loro diritti».
LE CONTESTAZIONI Dunque il sequestro disposto dalla Procura viene considerato illegittimo e verrà impugnato davanti al Tribunale del riesame. «Non conosco le vicende strettamente tecnico-legali - dice Stefania Cardinetti - io dico soltanto che, dopo aver visto per tre volte il sequestro di questo complesso, sono stufa. Vivo in una di queste villette insieme alla mia famiglia e vorrei avere un po' di serenità. Invece, ripeto, per la terza volta, sono arrivate le forze dell'ordine a sistemare i sigilli. Un fatto è certo, appena posso me ne andrò via, anche se questo posto mi piace tantissimo».
Andrea Busia

La Nuova Sardegna 3/3/2014

GOLFO ARANCI. Ambientalisti soddisfatti per il sequestro preventivo effettuato dalla procura della Repubblica di Tempio di 88 unità immobiliari della lottizzazione abusiva Terrata 2, realizzato dalla R.I.T.A. Sarda srl sulla costa di Golfo Aranci. Ìl provvedimento della magistratura si è reso necessario perché – nonostante la Cassazione avesse respinto l'ennesimo ricorso degli acquirenti delle singole unità immobiliari e la Procura avesse avviato le indagini sulle notevoli lentezze delle procedure amministrative finalizzate all'immissione in possesso da parte del Comune – le case di fatto erano ancora in possesso degli acquirenti e locate per la stagione estiva.
Le associazioni ecologiste Amici della terra e Gruppo d'intervento giuridico, dopo aver chiesto in diverse occasioni l'esecuzione della sentenza definitiva passata in giudicato, oggi parlano di legalità da ripristinare, in forma definitiva. «Infatti – precisano – dal passaggio in giudicato della sentenza definitiva la titolarità delle strutture abusive e della relativa area è passata, infatti, al Comune, per effetto della confisca penale. Tali strutture possono essere demolite o destinate a finalità pubbliche, ad esempio abitazioni per persone meno abbienti».
Il complesso edilizio venne autorizzato con uno dei 235 nullaosta per complessi turistico-ricettivi "in deroga" ai vincoli propedeutici ai piani territoriali paesistici con deliberazione giunta regionale del 27 marzo 1991 e successiva convenzione di lottizzazione del 13 agosto 1992. In realtà, poi, le unità immobiliari dell'unico complesso ricettivo (una residenza turistica alberghiera di quasi 35 mila metri cubi) vennero vendute singolarmente e singolarmente gestite concretizzando il reato di lottizzazione abusiva. Il 20 novembre 1997 il complesso venne posto sotto sequestro preventivo, il 31 marzo 2003 il tribunale di Tempio condannava (sentenza numero 210 del 2003) i responsabili degli abusi edilizi, condanna confermata (con parziale riforma) dalla corte d'appello di Cagliari l'11 ottobre 2004, con sentenza numero 369 del 2004.

La Nuova Sardegna 20/3/2014
Terrata 2, ispezione nelle ville abusive
La lottizzazione è già stata confiscata, ma i proprietari hanno presentato ricorso. Oggi deciderà il tribunale del riesame
di Giampiero Cocco
GOLFO ARANCI. La seconda fase dell’operazione «Terrata 2» è entrata nel vivo, ieri mattina, con l’ordinanza di ispezione dei luoghi disposta dal procuratore capo della Repubblica di Tempio, Domenico Fiordalisi, messa in esecuzione dai carabinieri di Golfo Aranci.
Intanto i legali di una decina di proprietari delle villette confiscate non hanno perso tempo ed hanno impugnato, davanti al tribunale del riesame di Tempio, il sequestro preventivo disposto dalla Procura gallurese poco meno di un mese fa. Questa mattina i giudici del tribunale della libertà prenderanno in esame le richieste di revoca del provvedimento di sequestro che gli avvocati vogliono sia annullato basandosi su un pronunciamento del Consiglio di Stato che ha, temporaneamente, sospeso una sentenza del Tar che disponeva lo sgomero degli immobili. La decennale vicenda di «Terrata 2» si arricchisce dunque di una nuova puntata giudiziaria, mentre i carabinieri proseguono nell’acquisizione di documenti e informazioni utili ad identificare gli occupanti degli 88 appartamenti. Gli immobili vennero realizzati con una licenza che prevedeva una destinazione turistico-alberghiera mentre vennero venduti, come singoli appartamenti, da una immobiliare facente capo alla famiglia Pulcini–Ceri di Roma. Da ieri mattina i militari della stazione di Golfo Aranci, ai quali è stata demandata la custodia degli immobili, hanno avviato le ispezioni in ogni appartamento, fotografando gli interni e acquisedo i documenti necessari per individuare e denunciare alla magistratura i responsabili del reato di «occupazione abusiva di immobili pubblici». Questa è infatti l’accusa che la procura di Tempio contesterà ai singoli proprietari che da diversi anni occupano le villette, confiscate con sentenza passata in giudicato e assegnate, come beni indisponibili, al Comune di Golfo Aranci. Il quale, negli anni scorsi, ha disposto le ordinanze di sgombero per entrare in possesso degli appartamenti, ordinanze rimaste lettera morta. Gli abusivi infatti hanno continuato ad utilizzare gli appartamenti con vista su Golfo Aranci e lo stupendo sky line di Tavolara a far data dal 2006 – anno in cui la Cassazione mise la parola fine alla lunga querelle giudiziaria – e venne disposta la prima ordinanza di sgombero. Con le ordinanze di sgombero e il sequestro preventivo dei giorni scorsi le cose si sono ulteriormente complicate, sotto il profilo penale e amministrativo, per gli occupanti abusivi delle case. Infatti, oltre alla procura della Repubblica di Tempio, si stanno occupando del caso anche gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate che, una volta individuati i diversi “occupanti”, contesteranno loro l’evasione fiscale per gli affitti degli appartamenti mai dichiarati. Gli ottanta ex proprietari hanno sempre sostenuto la loro buona fede nell’acquisto delle villette fronte mare e, una parte di essi, ha fatto ricorso al tribunale del riesame per ottenere il dissequestro degli immobili. Ogni appartamento è stato infatti sigillato dai carabinieri, e la violazione dei sigilli della Procura comporterà ulteriori contestazioni penali. Gli unici a ritenersi soddisfatti sono i responsabili delle associazioni ecologiste Amici della terra e Gruppo d'intervento giuridico, che plaudono all’intervento delle magistratura.

La Nuova Sardegna 29/3/2014
Il gip convalida il sequestro: le ville affidate a un custode

GOLFO ARANCI. Le 88 villette di “Terrata 2” reastano sotto sequestro e da ieri sono state affidate al custode giudiziario indicato dalla magistratura. Il gip del Tribunale di Tempio, Vincenzo Cristiano, ha convalidato il sequestro preventivo degli 88 appartamenti già confiscati è affidati al Comune di Golfo Aranci perché realizzati abusivamente. A riprendere il mano la vicenda, dopo anni di disinteresse da parte dell’amministrazione comunale golfarancina, era stato nelle scorse settimane il procuratore della Repubblica di Tempio Domenico Fiordalisi che ha indagato, per occupazione abusiva di edifici pubblici, gli oltre settanta ex proprietari che, illegalmente (almeno stando ai capi d’accusa mossi dalla Procura) hanno occupato in questi anni gli immobili realizzati sulla costa di Golfo Aranci da una immobiliare facete capo ai costruttori romani Pulcini. Gran parte degli appartamenti, è stato accertato dagli investigatori, venivano ceduto in locazione anche dopo la confisca e i provvedimenti di sgombero. Sul caso sta procedendo anche l’Agenzia della Entrate.


Torna ai contenuti | Torna al menu