Villaggio Terrata 2

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Al Presidente della Repubblica

Al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Mi rivolgo a Lei, Signor Presidente della Repubblica, perché penso che la Giustizia Italiana debba essere giusta. Io ed altre 67 famiglie, dopo quel che ci è successo, lo dubitiamo. Nel 1992 il comune di Golfo Aranci in Sardegna autorizzò la costruzione di una Residenza Turistico Alberghiera (RTA). Dal 1994 al 1996 noi tutti acquistammo sicuri, assistiti da Notai, una porzione della Residenza, obbligandoci alla gestione unitaria del complesso e alla concessione in locazione degli appartamenti. Così facemmo. La Procura della Repubblica di Tempio Pausania aprì un procedimento nei confronti dei costruttori per lottizzazione abusiva, ritenendo le concessioni rilasciate dal Comune illegittime. I giudizi confermarono quanto ipotizzato dal P.M. ma assolsero per prescrizione dei reati i costruttori disponendo la confisca degli immobili da noi acquistati. Aggiunsero che si poteva configurare anche un cambio di destinazione d'uso! Nel 2009, sulla scorta delle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea sulla buona fede del terzo acquirente, ci siamo rivolti al Giudice dell'Esecuzione di Olbia chiedendo indietro le case. I Giudici hanno rigettato la nostra richiesta di revoca della confisca non ritenendoci in buona fede! Dopo diversi sequestri e dissequestri in questo periodo il P.M. presso il Tribunale di Tempio Pausania, con una azione di forza, è entrato nelle case e ha asportato tutti i mobili, per consegnare i locali vuoti al comune di Golfo Aranci, quello stesso comune che sbagliò! Infatti mi preme farle notare che:
1. la lottizzazione abusiva nasceva da concessioni illegittime. Paradossalmente il Comune e la Regione Sardegna continuano a scrivere e dichiarare che le concessioni sono valide e legittime.
2. il processo di merito è nato, sviluppato e concluso con la sola contestazione della lottizzazione abusiva per concessioni illegittime; nessun P.M. ha mai contestato e accertato il reato di lottizzazione abusiva per cambio di destinazione d’uso, Nessuno di noi ha mai cambiato l'uso delle case, anzi, nel periodo dall'acquisto fino al sequestro della magistratura, la RTA ha funzionato. Lo dimostrano le pubblicità dell'epoca, le fatture emesse nei confronti della società di gestione della RTA, le persone che a vario titolo hanno operato nella RTA (manutentori, giardinieri, receptionist). La nostra colpa e aver acquistato del tutto in buona fede delle case. Noi subiamo una pena non avendo avuto un giusto processo dove poter dimostrare di aver fatto tutto il necessario per adempiere alle disposizioni di legge. Nessuno ci ha mai chiesto nulla e quando abbiamo provato a dimostrare al Giudice dell'Esecuzione la nostra buona fede, tutto è stato considerato ininfluente, non accettando le prove prodotte e non ascoltando i testimoni.
E' giustizia questa?
Come può il cittadino affidarsi a questa Italia?
Illustrissimo Presidente, Ella come Supremo garante della Costituzione, non potrà non rilevare come sia stato palesemente violato, anzi addirittura sovvertito e ribaltato il fondamentale art. 27 della Costituzione sulla "presunzione d'innocenza"; noi siamo sempre stati "soggetti processualmente terzi" non gravati da capo di imputazione alcuno, pertanto ciò significa che "la buona fede è stata automaticamente riconosciuta, è implicita nei nostri confronti" altrimenti saremmo stati parte processuale "inquisita" e non "terza"! Torno a ripetere, stiamo subendo una pena di altri, senza aver commesso nulla, senza essere inquisiti, senza essere ascoltati e senza aver avuto modo di difenderci!
Siamo amareggiati e scoraggiati.
La Costituzione "riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"; noi ne siamo stati palesemente privati. Come è possibile applicare una sanzione penale per un reato inesistente e a carico di soggetti processualmente terzi e senza un equo processo? Ed è anche per questo che abbiamo ricorso alla CEDU e siamo in attesa di giudizio.
Alla stessa CEDU è ricorsa la ditta che ha costruito e venduto gli immobili: la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha tenuto udienza  il 2/9/2015. Si tratta del caso Hotel Promotion Bureau S.r.l. e Rita Sarda S.r.l. c. Italia, aventi ad oggetto la medesima misura della confisca per lottizzazione abusiva, applicata anche al nostro immobile.
Tale sentenza è di imminente emanazione ed è evidente che essa inciderà direttamente anche sulla nostra posizione. Se, peraltro, la sentenza dei Giudici di Strasburgo dovesse  confermare quanto già detto nei casi Sud Fondi S.r.l. e altri c. Italia e Varvara c. Italia, i danni patiti sarebbero da aggiungere a quelli già subiti fin'ora.
In questo periodo storico, perdere una casa acquistata con i sacrifici di una vita, dopo oltre 20 anni, è una ulteriore beffa e un danno patrimoniale ed affettivo non indifferenti.
Confido in Lei Signor Presidente, affinché si faccia chiarezza.
Con stima, Silvio Rinaldi
www.terrata.it
Anzio, 11/4/2016

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