Villaggio Terrata 2

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L'ordinanza del 21 dicembre 2019 ha dato corso all'invito del Presidente del Consiglio Conte di ottemperare alla Sentenza della Corte Europea.
La confisca è stata revocata.
Sentenza


28 giugno 2018
La Grande Camera della CEDU ha sentenziato che non può esserci confisca senza responsabili.
Le villette dovranno essere restituite.

La Nuova Sardegna - 30/12/2019
Olbia, dopo 20 anni le villette di Terrata 2 restituite ai proprietari
di Tiziana Simula

GOLFO ARANCI. Lottavano per riavere le loro case da oltre vent’anni, da quando nel 1997 scattò il sequestro per presunta lottizzazione abusiva su un’ottantina di villette nel complesso edilizio di Terrata 2. Provvedimento diventato confisca con sentenza del tribunale di Tempio nel 2003, pronunciamento poi confermato sia dalla Corte d’Appello di Sassari nel 2004 che dalla Corte di Cassazione nel 2007.
Ora, la fine di una lunga e complessa odissea giudiziaria con l’ordinanza del giudice monocratico del tribunale di Tempio Camilla Tesi che ha disposto la revoca della confisca decisa nel 2003 dallo stesso tribunale gallurese e la restituzione delle case ai legittimi proprietari. Il pronunciamento si adegua ai principi dettati un anno e mezzo fa dalla Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Che in breve diceva così: niente confisca se non è preceduta da una condanna penale. E siccome per la presunta lottizzazione abusiva di Terrata 2 non c’è stato né un processo, né tantomeno una condanna ma il reato è estinto per prescrizione, la confisca del villaggio turistico con le sue oltre 80 villette, non poteva essere eseguita. L’ordinanza dà quindi seguito alla decisione della Cedu, così come già disposto qualche settimana fa dal giudice del tribunale di Tempio Marco Contu per il ricorso presentato dalla Rita Sarda srl che negli anni ’90 realizzò il villaggio. Ora, quindi, la confisca è revocata sia per la società che per i privati che avevano acquistato parte di quegli immobili.
«La felicità è alle stelle», commenta Sergio Besana, uno dei proprietari delle villette. Per tutti loro, assistiti dall’avvocato Benedetto Ballero, è la fine di uno sfiancante braccio di ferro con l’autorità giudiziaria fatto di sequestri, dissequestri, ricorsi e controricorsi, culminati con lo sgombero, nel febbraio 2015, delle villette a schiera disposto dall’allora procuratore Domenico Fiordalisi, e tuttora con i sigilli alle porte, e inserite nel patrimonio indisponibile del comune di Golfo Aranci, così come stabilito nei vari gradi di giudizio.
Nel giugno scorso, al tribunale di Tempio era arrivato un sollecito da parte del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che, richiamando la sentenza rivoluzionaria della Cedu, aveva chiesto che venisse disposta la revoca della confisca e che i beni venissero rimessi nella disponibilità dei proprietari. Ora il pronunciamento del giudice dell’esecuzione Camilla Tesi che ieri, a scioglimento della riserva a conclusione dell’udienza del 28 settembre 2018, ha disposto la revoca della confisca e la restituzione delle case ai proprietari.


L'Unione Sarda - 29/12/2019
Golfo Aranci: dopo 25 anni restituite agli acquirenti le villette confiscate a Terrata
Il tribunale di Tempio ha preso atto di una sentenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo
Le indagini risalgono a 25 anni fa, il primo sequestro delle Fiamme Gialle è del 1998. La lottizzazione abusiva di Terrata 2, realizzata davanti al mare di Golfo Aranci, è stata a lungo al centro di polemiche e di battaglie degli ambientalisti sardi.
Ora il Tribunale di Tempio, in ottemperanza alle decisioni della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu), ha disposto la revoca della confisca di oltre settanta villette del residence golfarancino e la restituzione degli immobili agli acquirenti.
L'ordinanza, depositata il 28 dicembre, è firmata dal giudice dell'esecuzione, Camilla Tesi. Il provvedimento era atteso da mesi, il Tribunale gallurese non ha fatto altro che prendere atto delle sentenze della Cedu.
La Corte di Strasburgo si è pronunciata sul caso Terrata (insieme ad un'altra vicenda di rilevanza nazionale, il caso di Punta Perotti, l'ecomostro del lungomare di Bari) stabilendo, tra le altre cose, che gli acquirenti degli immobili della lottizzazione abusiva golfarancina non possono essere colpiti da un provvedimento pesantissimo (la confisca) arrivato alla fine di un processo penale al quale non hanno partecipato.
Gli acquirenti delle villette vengono infatti considerati soggetti terzi, dunque estranei alle vicende dei costruttori della lottizzazione.
Per questo le villette (che attualmente fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune di Golfo Aranci) devono essere restituite.
Gli immobili, dopo anni di provvedimenti giudiziari (nel 2014 erano state sgomberate) ora sono in pessime condizioni. Il Tribunale di Tempio ha accolto tutte le richieste del legale dei proprietari, l'avvocato Benedetto Ballero. E adesso non sono escluse azioni legali risarcitorie.
Andrea Busia

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